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La
statua venne costruita da Chares
di Lindo, scolaro di Lisippo. Dopo che venne
eretta il vocabolo "kolossos" indicò solo le statue di grandissime
dimensioni ed essa venne annoverata tra le sette meraviglie del mondo.
L'iscrizione dedicatoria è conservata nelle fonti scritte e forse anche si
può ricostruir l'epigramma dell'artista. La costruzione dell'opera durò dodici
anni, sicchè si può pensare che l'opera fu dedicata
nel Pare
che essa fu elevata sotto Seleuco Nicatore, data che
non sposta tale cronologia. Dal
racconto di Filone di Bisanzio riguardante la costruzione della statua, si
apprende che essa era alta |
Lo
scheletro di ferro era stabilizzato da un riempimento fatto con blocchi di pietra.
Per la fusione, sul posto, delle parti bronzee era stato elevato tutto intorno
un terrapieno. Non è escluso che essa fosse di legno e che la quantità di assi
e di travi occorrenti fosse prelevata dalla colossale torre d'assedio,
l'Elepoli, alta
Negli
anni 224 e |
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Non si sa
se essa reggesse una fiaccola o una lancia. L'impostazione era verticale perchè,
date le dimensioni, la statica doveva essere sicurissima. E' pensabile che nel
rendimento dei lineamenti del volto e nell'espressione psicologica nel Colosso,
Chares si sia ispirato all'immagine del Sole sulla quadriga eretta per gli
abitanti di Rodi da Lisippo. Le immagini di Helios nelle monete rodie non ci
forniscono elementi per la ricostruzione dell'immagine lisippea, perchè dal
primo conio del