Beh, gli scout, cosa dire? Forse le cose da dire sono troppe e non so da dove iniziare.
Iniziamo dal principio.
Gli Scout fanno parte dell’associazione AGESCI( associazione guide e scout cattolici italiani).
Io faccio parte del gruppo Marigliano2, esso è diviso in tre branche.
La branca L/C (Lupetti e Coccinelle) è per i bambini dagli otto ai dodici anni, che vivono lo scoutismo sotto forma di racconto basato sulle storie di Mowgli tratte da: “Il libro della giungla”.
La branca S/C (Scout e Guide) è una branca per ragazzi dai dodici ai sedici anni basata sull’avventura e sull’apprendimento delle tecniche quali, ad esempio: pioneristica, topografia, segnalazione; ricca di esperienze all’aperto con pernottamenti in tenda ,
cucinando servendosi della cucina da campo che gli stessi montano, e affrontando una nottata di sopravvivenza dormendo in un rifugio.
Infine la branca R/S (Rover e Scolte) per ragazzi dai sedici ai venti anni, basato sulla strada, sulla comunità e sul servizio.
Per entrare a far parte di questa associazione bisogna
promettere dinnanzi a Dio e sul proprio onore di fare ciò che è meglio per
compiere il proprio dovere verso Dio e il proprio Paese, per aiutare gli altri
in qualsiasi circostanza e nell’osservare
Personalmente non tollero proprio chi insulta questo movimento perché è una cosa seria ed uno stile di vita al quale credo fermamente.
Inoltre indossiamo un uniforme che ci contraddistingue per nazionalità e gruppo, la nazionalità è rappresentata dal colore della camicia, in questo caso azzurra, e il gruppo dai colori del foulard, in questo caso il Marigliano2;eccovi una foto:
Il fondatore di questo movimento è Sir Robert Stephenson Smyth Lord Baden-Powell.
Per saperne di più ecco il sito: www.agesci.org